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giovedì 26 maggio 2011

FENOMENI MEDIATICI DI ANARCHICA INDIPENDENZA: CinicoTv

Gli schetch geniali di Cinico Tv. Qui il dialogo surreale con l'uccello di uno stupratore.


In rari e unici casi si riesce a superare le aspettative di una fascia di (tele)spettatori delusa ma speranzosa, critica ed esigente. Nel 1992 nasceva su rai tre una inspiegabilmente nuova forma di comicità sotto il nome di "cinicotv" di cui ora internet è stracolmo dei suoi schetch, quasi più delle apparizioni di Mina. Il format di alcuni brani a serata si spostò dal trash di Blob della televisione nazionale, passando ad "Avanzi" e La7, per poi spegnersi nel '96, con alta probabilità per i suoi temi forti e il cinismo sulla visione di un mondo squallido, di soli personaggi maschili, che "meglio" interpretano un disagio sociale ed emozionale. Nello scenario in bianco e nero di una Sicilia povera, metaspaziale e metatemporale che è impossibile non associare alla contemporaneità, all'epoca gli anni 90, Daniele Ciprì e Franco Maresco sperimentano i loro personaggi ignoranti, incompresi, dalla arguta furbizia e innocente rassegnazione, tra cui i ridicoli fratelli Franco e Rosolino Abbate, il triste e afono Marcello Miranda, lo sconclusionato Giuseppe Filangeri, l'incomprensibile semi-afasico Fortunato Cirrincione e Natale Lauria, gli ultimi due dei quali interpreti ormai morti. Una voce narrante da una misteriosa regia dialoga con i protagonisti sulla scena in una fotografia statica, che squadra i personaggi, provocando gli spettatori, incuriositi, stimolati da una forma di comunicazione che sfocia nell'arte cinematografica. Oltre lo schetch che ho postato, consiglio di vedere anche "Signò Belluscone", strappalacrime, di cui qui il link youtube.
LorenzoBuongiovanni

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