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sabato 6 aprile 2013

B Side Tattoo - nuovo spazio

Mario_Brunelli
scansione del volantino promozionale dello studio
artistico di Mario Brunelli con Luigi Del Duca.
Prossimi all'apertura del nuovo spazio in via Piscicelli, non più su strada ma in appartamento, vi ricordo il lavoro di Mario Brunelli e Luigi Del Duca, tattoo artists.

domenica 31 marzo 2013

La verità sulla pazzia di Amleto - Teatro Kostja Treplev

Antonin Milenin
La verità sulla pazzia di Amleto
Il Teatro invita ognuno di voi nei meandri oscuri del suo antro. Alla ricerca di un lume oltre ogni paura, chi ambisce una verità sarà lieto di avventurarsi. Forse non attendendosi il fondatore Antonin Milenin e la sua congrega di impenetrabili giullari, ma per capacitarsi attori, almeno una volta, protagonisti putativi della propria esistenza.

in vico San Geronimo nel centro di Napoli

Masterclass di recitazione e analisi del testo drammaturgico
11, 12, 13, 14 Aprile
contatti:
tkt.masterclass.napoli@gmail.com
3337339876 / 3275811417

giovedì 14 marzo 2013

LICENZA DI INQUINAMENTO - controindicazioni frequenti

Nello scontro con la natura l'uomo può solo perdere, se non adattarsi.

abruzzo
parco nazionale dell'Abruzzo

È importante nell'era del computing e networking essere brevi o addirittura fiscali, ma soprattutto programmatici nell'esposizione del pensiero. Quando si tratta di informazione riguardo l'inquinamento, per capire le notizie dobbiamo sapere che esso è causato da tre punti spesso coincidenti:

- impatto sul paesaggio: a livello visivo, un tema erroneamente ritenuto solo umano e invece spesso causa di danni all' ecosistema.
- impatto della produzione: come nella produzione e nel prodotto finito si influenzi la biosfera ( insieme di flora e fauna in equilibrio di riproduzione ) ed il suolo sottostante.
- impatto dei rifiuti di produzione: come gli scarti erroneamente preparati all'emissione nell'ambiente ( rifiuti solidi, liquidi, gassosi) influenzino l'ambiente.

Il paesaggio subisce sempre inquinamento visivo e la skyline di una catena montuosa può essere scandita da delle pale eoliche, una diga o delle strutture industriali. Immaginiamo che un gruppo di stambecchi locali debba passare per quei luoghi e che si trovi un giorno sbarrata la strada per la zona preposta all'accoppiamento. Possiamo dire che per la locazione di un impianto è doveroso contattare esperti zoologi, geologi sulla zona. In questo caso avremmo altrimenti interrotto non solo la continuità del paesaggio e la sua bellezza ma anche il ciclo della biosfera locale. 

Per l'inquinamento l'indice più diffuso è quello della CO2, anidride carbonica immessa nell'atmosfera  per via di scarico nell'aria. Questo parametro seppur fondamentale non è completo in quanto insieme all'anidride vengono scaricati ( in particolar modo nel campo petrolchimico ) elementi inquinanti chiamati polveri sottili che per meglio dire sono "elementi pesanti". Queste polveri una volta emesse rimangono nell'ambiente e sono veicolate dalla catena alimentare attraverso gli esseri viventi, divenendo causa di tumori dovuti al loro potere cancerogeno.
Il loro sversamento nell'ambiente non è mai normale, concesso o tantomeno tollerato in quanto, una volta avvenuto, è sempre incontrollabile e incoerente con l'equilibrio naturale. I prodotti finiti di produzione, gli scarti e le polveri sottili, tutti i prodotti del mondo artificiale umano, devono seguire un percorso esterno all'ambiente naturale quando non preparati alla decomposizione/ immissione nell'ambiente.
L'inquinamento delle falde acquifere da cui attingiamo le risorse idriche, per esempio, è dovuto interamente alla infiltrazione dei liquami dalle discariche abusive o per condotti di scarico fluviali. Tali sversamenti di rifiuti tossici avvengono appannaggio di chi vuole aggirare lo smaltimento, grazie alla complicità delle organizzazioni criminali.

click to enlarge
Le metodiche di lavorazione e produzione dell'energia sono soggette a continui aggiornamenti, fisiologici per la riduzione dell'impatto ambientale. Gli elettrodomestici tutti hanno un determinato consumo energetico calcolato annualmente e per "classi": uno strumento utile ai piccoli inquinatori per ridurre la propia bolletta e l'impatto relativo. Ricordiamoci però che l'inquinamento che causa l'innalzalmento delle temperature ( surriscaldamento terrestre ) in proporzione massiccia è dovuto ai grandi impianti. Ergo il modo migliore per attutire l'impatto umano è la direzione dei nostri acquisti su prodotti a km 0 ( prodotti fatti e distribuiti nel nostro paese o località ) allontanandoci dalle notoriamente inquinanti "grandi mani" di cui la stampa del mondo intero è piena di inchieste a carico, sull'inquinamento come sulle violazioni dei diritti umani. È importante considerare le scelte di ognuno fondamentali ad una radicata consapevolezza ecologica. Perchè un gesto incosciente contro la nostra terra è un gesto contro noi stessi.

P.S. Greenpeace ha di recente condotto una inchiesta su Enel, secondo la quale:

"ENEL è il maggior emettitore in Italia di CO2: 36,8 milioni di tonnellate di CO2 emesse nel 2011 (4,6 in più rispetto alle quote assegnate all’azienda) e il quarto emettitore in Europa (78 milioni di tonnellate).

ENEL, in Italia, emette una quantità di anidride carbonica pari alla somma delle emissioni attribuite al comparto dell’acciaio e del cemento, circa il 55 per cento in più di quanto attribuito ai grandi gruppi di raffinazione; la produzione termoelettrica a carbone di ENEL è causa, in Italia, di una morte prematura al giorno e di danni al Paese (di natura sanitaria, ambientale ed economica) stimabili in circa 2 miliardi di euro l’anno; mentre in Europa quella stessa produzione causa quasi 1.100 casi di morti premature l’anno e danni per 4,3 miliardi di euro."

sabato 19 gennaio 2013

ERODE risorge e urla Ulrike Meinhof

Gli Erode sono nati nel 1994 all'alba di quello che oggi vorremmo archiviare come il ventennio Berlusconi. Oggi (gennaio 2013) si ripresenta alle elezioni, il protagonista di "Evviva il cavaliere", il pezzo primo della storia degli Erode, che contribuirà alla compilation  "Oi ! Against Silvio", un titolo che profeticamente descriverà l'atteggiamento della sinistra politica italiana di lì in poi. Dopo essersi promossi con due 7" e varie altre incursioni in compilation arriva il "Tempo che non ritorna", titolo nostalgico del loro lungamente richiesto long playing, pubblicato e ristampato nel '97 dalla Gridalo Forte Records. In tre anni di carriera hanno fatto il punk storico degli anni 90 e ad oggi la gravidanza isterica di quello che pare essere un genio creativo è stata salvata. Con il singolo Ulrike ripromuovono la loro ben radicata presenza nel punk filosovietico. Forse troppo similmente a Claudio Lolli o al più recente Ken Saro Wiwa de il Teatro degli orrori ci hanno voluto ricordare di una intellettuale morta nel '76, un po' troppo tempo fa. Il pezzo, al di là delle malelingue, fa giustizia ai loro precedenti con sincero spirito di rinnovamento. I loro concerti oggi, quando internet se ne cade di indie e di estetismi, se fossi in voi non me li perderei.




martedì 23 ottobre 2012

Tacheles, da Berlino a Casoria, ospite del CAM

Vi dirò, morivo dalla voglia di scrivere questo post. Ecco a voi cari lettori di Television Breaker, come sono proprio andate le cose:
Il Cam, Museo di Arte contemporanea di Casoria, nel 2011 invia ad Angela Merker, quale capa della ricca Germania, una lettera in cui chiede allo stato tedesco l'adozione delle opere fino a quel momento esposte nel Cam. Una richiesta dovuta alla mancanza di fondi e contributi all'ordine del periodo di crisi. La richiesta è stata respinta, ma nel corso di quest' anno il museo si è rimesso in piedi.

A distanza di un mese dal tragico sgombero del Tacheles di Berlino, è proprio il Cam, che già vantava una collaborazione col rinomato spazio occupato, ad ospitare gli artisti berlinesi nella propria esposizione. Dal 26 ottobre quella che è stata la Berlino dell'arte di due generazioni è a un quarto d'ora da Napoli. Ancora una volta l'arte si muove grazie a una perfetta coincidenza di eventi, seppur negativa per Berlino che, a quanto detto, vedrà sorgere un nuovo centro commerciale.

CAM MUSEUM is home to TACHELES BERLIN
a cura di Linda Cerna, Barbara Fragogna, Antonio Manfredi

How long is now - da venerdì 26 ottobre 2012 ore 19.00
opere di: Petrov Ahner, Chuuu, Vj Cyper, Barbara Fragogna, Alesh Oner, Orvar, Martin Reiter, Alexander Rodin, Kurihara Takuya, Miriam Wuttke, Zmitser Yurkevich (Mitrich) Art performance di Miriam Wuttke ore 20.00 + Music performance di Jalara ore 20.30


Qui sopra il comunicato del Cam nella versione cliccabile-ingrandibile-downloadab(i)le

mercoledì 17 ottobre 2012

Clementino 'iena', le Sneakers e l' AW Lab

Sfruttiamo, spremiamo come limoni, speculiamo. Dalle sneakers alle varianti di un palco calcolo quanti, i tanti furbi, rischiano una brutta fine: Athletes world in primis, puma, adidas ed all stars, danno spazio a queste che fan bene a chiamarsi "rapstars". 


flyer puma social - Clementino

 Perdonatemi questo malsano fraseggio a inizio articolo, ma c'è Clementino che infuoca l' AW lab (una volta Athletes world) a via Luca Giordano - Napoli - 18 ottobre ore 18.

Concettuale, minimalista, il nuovo negozio. Vecchio, uguale e comunque sempre diverso. Il mio retorico quesito è se mai le sneakers abbiano trasceso dal fenomeno 'moda':  la risposta è poliestere, eco-pelle, gomma, fibra misto-sintetica. Dico io, guardiamo all'impatto ecologico dei nostri vestiti e a dove investiamo quei 20 euro che per noi contano un paio di scarpe di durata stimata due mesi, ma che per una multinazionale valgono il cliente milione-e-uno e magari un nuovo punto vendita, pieno di tronfia apparenza. Bisogna avere pazienza se i musicisti sono costretti ad una trovata di marketing per sponsorizzare il proprio tour. Portiamo pazienza ma supportiamo Clementino, che merita la nostra stima come rapper estremamente talentuoso.
Scrive indieforbunnies.com: <<Senza le inflazionate incursioni dubstep e dance, senza pericolose cadute di stile Clementino disegna un percorso coerente e ricco di suggestione per l’hip-hop italiano, innovando senza dimenticare mai quali sono le origini del sound: da tenere d’occhio. Attentamente.>>
È a mio dire che per uno come lui valga il termine 'badass', che potremmo rendere con “massiccio” o “uno che spacca”.

mercoledì 26 settembre 2012

MINIMAL e Genius - NEAPOLITAN HIPSTER

MINIMAL - book F/W 2012/13
All'ordine del giorno:
MINIMAL e genius.
Ho sentito l'impellente necessità di discuterne parallelamente. Perché, ne vogliamo parlare?
Due brand made in Napoli che vanno in una determinata direzione: capi innovativi, low luxury,  stile chic e cheap. Qualcosa non convince. Dove stiamo sbagliando? Citando minimalproject.it : "… Si riferisce ad un target medio giovane e alla fascia di prezzo medio alta nel segmento dello streetwear" Insomma, incongruenza, portami via. Vi spiego la disequazione.

 Target medio giovane" ≠ Fascia di prezzo medio alta ≠ Streetwear 

Se pensiamo ad un medio-giovane ci viene in mente un ragazzo/a che studia o lavora ma che in questo periodo storico si spacca la schiena per mettere da parte qualche soldo ( ≠ "fascia di prezzo medio alta").
Se poi guardiamo ai tentativi di rivolgersi ad una sottocultura che sono le proposte di Minimal e genius con l'occhio di uno squattrinato abbiamo già archiviato il caso sotto la voce "hipster". Tanto vale che i seri cheap-fashionistas continuino a comprare nei sempre più amalgamati Pull&Bear, H&M, tizio&caio. E magari inizino a farsi meno scrupoli se la maglietta è cheap monday o l'hanno tinta di nero nella lavatrice e allargato il collo con una forbice. Sarò grullo io ma non ci vedo niente di innovativo.
Il detto dice "chi disprezza vuol comprare". Si, vorrei comprare but i have no money.
Lunga vita a questi nuovi sciccosi brand.
Fin.

mercoledì 12 settembre 2012

Berlino Lampo - pubblicato su FUME' luglio 2012

Il punto è: quando la ritrovi la possibilità di sentire la performance di 6 ore continuative nientemeno che di Jeff Mills, pioniere della musica elettronica!? Pensavo con rimorso ai Bologna violenta suonare a Napoli, mentre io candidamente valicavo l’Europa. Pochissimi momenti di lucidità scambiati con la receptionist mi riportavano alla realtà, quando in quei giorni alienati fuggivo ogni contatto con il provincialismo da paesello appenninico che tutto, dietro di loro, avevano portato i miei compagni di viaggio, bramoso di relazionarmi con indigeni o presunti tali. Ricordi (Alte National Galerie e Pergamon Museum a parte): festeggiato il giorno di san Patrizio in un pub irlandese, appiccato fuoco ai capelli di Marcello, preso una sigaretta col tipo alla caffetteria del Tresor e attaccato discorso per un duo musicale al mio amico, con una ragazza ebraica in Oranienstrasse. Risultati: una brutta ubriacatura, il fondo di un Bloody Mary in faccia da una ragazza all’Alte Kantine e un dolore intercostale per un brutto gancio alla porta della camera. Poche, le foto a testimoniare. Se non fosse per i souvenir, le brochure e qualche portachiavi-cavatappi pescato dal fondo della valigia, potrei a ragione dire di non esserci mai stato o, in ultima analisi, di aver vissuto un sogno nelle sette ore di sonno successive ad un volo allucinato.
LorenzoBuongiovanni
pubblicato su "Fumè" del luglio 2012
http://fumefactory.blogspot.it/
I was about to write about … a Hot chip and its one life stand

lunedì 10 settembre 2012

Articolazioni geniali. "UNA RICETTA SCIENTIFICA PER ESSERE CREATIVI: SPEGNERE IL CERVELLO" da Il venerdì di Repubblica del 16 Marzo 2012 - di Giuliano Aluffi



Potete leggere l'articolo dalle scans cliccando sulle immagini per ingrandire o in trasposizione digitale dal testo subito dopo.


UNA RICETTA SCIENTIFICA PER ESSERE CREATIVI: SPEGNERE IL CERVELLO
LA MENTE È CONSERVATRICE E, DI FRONTE A IDEE NUOVE, PRODUCE ORMONI DILLO STRESS, SE VOGLIAMO INVENTARE, DOBBIAMO PERCIO FAR TACERE LA SUA PARTE DEPUTATA ALL' AUTOCONTROLLO, COME FANN0 I JAZZISTI

La creatività è merce sempre più rara: lo sostiene la psicologa Kyung Hee Kim del William & Mary College di Williamsburg (Virginia) nel suo studio La crisi della creatività: il calo dei punteggi nei test di Torrance sul pensiero creativo. Analizzando i punteggi ottenuti in 30mila test dagli anni cinquanta a oggi, la Kim ha trovato che la creatività è in caduta libera almeno da venti anni. E il fenomeno avrebbe anche una spiegazione semplice: secondo le neuroscienze, infatti, essere inventivi non è un divertimento ma piuttosto una realtà rivoluzionaria e sgradevole. Il pensiero libero è provocatorio e pericoloso: a essere creativi perciò si fa una gran fatica. Lo sostiene, con un gran numero di esempi e una scrittura assai brillante Alf Rehn, docente di innovazione al Royal Institute of Technology di Stoccolma e autore di Dangerous Ideas (Franco Angeli). <<La creatività è sofferenza, richiede di mettersi in discussione, di buttarsi tutto alle spalle e sfidare il buon senso.>> dice. E racconta: <<La Pure Digital Technologies lanciò una videocamerà seguendo una strada disprezzata dai colossi  del mercato ma che si rivelò geniale: lanciare un prodotto dichiaratamente peggiore di tutti gli altri>>. Proprio perché tutti inseguivano l'eccellenza, i vecchi metodi di cattura videodigitale erano diventati sempre più economici. <<La Pure Digital ideò così uno spartano involucro di plastica, con un tasto play e poco altro. E tanta semplicità d'uso. A cinque anni l'azienda ha venduto 1,5 milioni di queste videocamere, le Flip Video,
diventando il numero uno del settore, con una crescita del 50 mila per cento>> ricorda Rehn. Come mai le aziende concorrenti furono prese in contropiede? <<Perché viziate dall'abitudine. Il fatto è che il cervello è pigro e può diventare il peggior censore delle idee creative.>> continua Rehn. <<È un organo che ama gli schemi e le ripetizioni, e odia e scoraggia la novità. Fintanto che lo nutriamo di idee che può facilmente incasellare nei suoi schemi, ci gratifica con dosi di dopamina che ci fanno stare
bene. Quando invece pensiamo a cose provocatorie e innovative, il rubinetto della dopaminasi chiude e aumenta la produzione di ormoni dello stress: il cervello vuole farci capire che, quando siamo creativi, non è contento di noi. E ci fa soffrire>>. Come difendersi? I professionisti del jazz e del cabaret lo fanno d'istinto: quando improvvisano mettono a riposo la corteccia prefrontale dorsolaterale, associata all'autocontrollo. La ricetta per essere creativi, quindi, è semplice e sovversiva al tempo stesso: spegnere il cervello. O almeno la sua parte più bacchettona. <<I1 modo migliore per diventare più creativi è riflettere soprattutto sulle cose che tendiamo a disapprovare. La prossima volta che bolli un'idea come sgradevole, fermati e domandati: cosa stai cercando di proteggere? Cosa vuoi evitare di imparare? Avvertire disgusto per un'idea è il primo segnale che abbiamo raggiunto i limiti imposti dal nostro cervello. Oltre quella palizzata c'è la creatività>>.
GiulianoAluffi

giovedì 30 agosto 2012

#SUO.NA festival indipendente a Napoli 8/9 settembre - Maschio Angioino.


festival indipendente a Napoli
CORTILE MASCHIO ANGIOINO

La semplicità l'ha vinta. Suo.na non è solo una parola dalle molteplici quanto ovvie interpretazioni. Nel linguaggio di internet il cancelletto sta ad indicare che ciò a cui si fa riferimento è argomento di una discussione più ampia. L'hashtag a fianco di Suo.Na vuole sottolineare l'accezione più sociale dell'evento musicale ed essere oggetto (e luogo) di scambio oltre che di promozione di artisti indipendenti prettamente italiani. Si potrebbe dire che il progetto abbia ben poco di nuovo dato che la quasi totalità degli eventi indipendenti si fondano sulla vena "internet socialite", ma questo festival è tutt'altro che già sperimentato. La location è inedita alla scena indie, che si è limitata sempre alla rete di locali e centri occupati della penisola. E per di più la veste visiva è fresca ed efficace, che però non stride con nomi di artisti che giovani e freschi non sono. Mi fa tornare in mente le locandine dei festival indie del nord Europa di inizio giugno, anche se qui siamo alla fine dell'estate. Artisti musicali da non perdere. L'8 settembre: Offlaga disco pax, Calibro 35, Lo stato sociale, Julie's haircut. Il 9 settembre: Dente, Marta sui tubi, Paolo Benvegnù, Dellera, Gnut.
LorenzoBuongiovanni

Simplicity has won. Suo.na is not just a word of many obvious interpretations. In the language of the Internet the hash is to indicate that what you refer to is the subject of a major debate. The hashtag alongside Suo.Na would emphasize the social dimension of the musical event and to be object (and place) of exchange as well as being promotional for italian independent artists. The project could be said to have very little news since almost all the events from independent music labels are based on the "internet socialite" vein, but this festival is anything but experienced already. The location is also new to the indie scene, which has always been limited to the network of clubs and occupied labs in the italian peninsula. And what's more the visual aspects and ads are fresh and effective, but don't stride with names of artists who are not young and fresh. It reminds me of some posters of indie festivals in northern Europe in early June, although we are at the end of the summer. Music artists not to miss. On September 8: Offlaga disco pax, Calibro 35, Lo stato sociale, Julie's haircut.  On September 9: Dente, Marta sui tubi, Paolo Benvegnù, Dellera, Gnut.

giovedì 23 agosto 2012

Vacanza + L'Amo - Hardcore sul mare. Fallo Dischi, la fine @ Bar Luna, Agropoli . 09/08/2012

Puoi decidere di prendere il treno, valicare chilometriche distanze pur di non passare un'altra notte agonizzante, ventilatore rotto, tu, le zanzare e la caligola di città. Non ci pensi due volte e approdi in un bar a forma di prua, affacciato sul mare, le reti da pesca che pendono sulle teste. Per consolazione un gelato mentre i L'amo* provano i loro pezzi. Sentimentali per essere hardcore. Quel tanto hc che basta per scavalcare la pesantezza. Come dire, cavalchiamo le onde e le domiamo. Da ascoltare.


A seguire foto, "Quasi al buio/Metti il flash!", commenti, opinioni, didascalie, gelati, cornetti! cornetti caldii!!!
L'Amo* . Live
Alessio . L'Amo*

Lorenza . @ Bar Luna
Questa si che è Vacanza* ! Anzi, questi Sono i Vacanza. Quelli che il cazzeggio non è mai stato preso tanto seriamente. Così seriamente che, stanco e sfatto com'ero, ho carpito frasi che non citerei mai, neppure minacciato dal brillio di un esplosivo:
-"Ricordati che il mondo è una merda" - e ancora - "Luis Buñuel era un grande uomo che ha fatto vedere a tutto il mondo quanto Catherine Deneuve e le altre donne sono puttane." - F.

IT'S INCOLLATE.


Paola . Fulvio ( Vacanza* )
Si esaurisce la batteria della macchina fotografica, di nuovo. Stavolta, oculato e prevenuto, ero con una kodak usa e getta alla mano. Il rullino con le foto dei vacanza...
...sarà postato non appena sviluppato. Parola mia. A presto con l'aggiornamento. intanto godetevi questa mezzamerda di filmato in cui si vede qualche lampo, due tre teste e dei piedi nudi, ma almeno si sentono 3 minuti di concerto.
LorenzoBuongiovanni

L'Amo + Vacanza at Bar Luna - Agropoli, 9 August 2012 - Pomigliano (na) 

giovedì 14 giugno 2012

Siamo tutti alla ricerca della luce. Questo è Ultraista, dal Regno Unito con il loro secondo video. Ultraista è una collaborazione tra la ventiquattrenne Laura Bettinson e Nigel Godrich, produttore dei Radiohead, insieme con il batterista / produttore Joey Waronker da Los Angeles. Hanno già pubblicato un altro brano, "Smalltalk", solo sul web. Non ci sono altre informazioni su questa band accattivante e misteriosa, a parte che stiano lavorando segretamente dal 2010.
LorenzoBuongiovanni

We are all seeking for the light. This is Ultraista, from the U.K. with their second video. Ultraista is a collaboration between the 24 years old Laura Bettinson and Nigel Godrich, the producer of Radiohead, together with L.A. drummer/producer Joey Waronker. They have released another song calles smalltalk. There are no other informations at the moment about this catchy and misterious band, but the fact that they've been working secretly since 2010.
LorenzoBuongiovanni


Ultraista
Laura Bettinson nel video Low-Fi di Smalltalk

mercoledì 13 giugno 2012

STREET ART Un angelo caduto posterizzato a c.so Vittorio Emanuele - Napoli

fallen angel
Poetico, un angelo caduto raccolto da due ragazzini, su una barella. L'ho trovato di fianco il numero 555 di corso vittorio emanuele sulla facciata di una piccola baracca, sopra un tetto. Sono entrato dalla apertura nella recinzione arrugginita e mi sono messo a contemplare in cerca di indizi sull'autore. È un poster malmesso, alla base un po' strappato. Lo raggiungete prendendo la funicolare di Montesanto e arrivando alla fermata di Vittorio Emanuele. Se sapete di più, fatemi giungere notizia...

Aggiornamento: sono riuscito a capire che il poster è stato affisso sicuramente dopo il marzo 2009. Perché le immagini di google street-view con quella data non lo figurano.

Aggiornamento: ho anche scoperto che l'autore è Zilda ! Artista francesce attivo a Roma.

martedì 12 giugno 2012

Scraps - Windrone, reviewed

Scraps Windrone
Scraps - Windrone
I Windrone sono un trio di Napoli e dintorni (Giancarlo Cascino: Basso - Luca Ciscognetti: Chitarra / Voce - Mattia Formisano: Batteria) di Noise rock, Hardcore, Grunge, Molto particolare. Parlando del loro "Scraps", Okay, l'apertura è perfetta. Forse un po' troppo per me certe licenze di orecchiabilità. Sound favoloso. Grandi creativi. L'EP funziona benissimo, le architetture dei brani sono connesse. Grande immediatezza. A un secondo ascolto mi sono accorto che certe entrate in sequenza degli strumenti sono meccaniche, esplosive, non scivolano MAI. Come se non volessi proprio alcuna coerenza. Luca si sta rovinando le corde, quelle vocali. Resta un dato di fatto che "Scraps" lo avrò ascoltato a ruota per almeno tre volte. Si può dire una cosa: per il live sono giganteschi, ne escono uno su mille di gruppi con questi elementi. Auguriamo loro di sopravvivere, trovare le loro dimensioni, perché ne vale proprio la pena.
LorenzoBuongiovanni

The Windrone are a trio from Napoli (Giancarlo Cascino: Bass - Luca Ciscognetti: Guitar / Vocals - Mattia Formisano: Drums) of Noise Rock, Hardcore, Grunge, very unusual. Speaking of their "Scraps," Okay, its opening is perfect. Maybe a little 'too much for me, certain catchiness licenses. Fabulous sound. Great creatives. The EP works fine, the architecture of the pieces is consistent. Big immediacy. At a second listening, I realize that certain revenue sequencing instruments are mechanical, explosive, non-slip EVER. And Luca is ruining is voice. Still remains a fact that I listened to "Scraps" at least three times, non-stop . You can say one thing: their live sessions are huge. there is one band in a thousand, with such elements. We wish them to survive, find their dimensions, because it's worth.
LorenzoBuongiovanni

lunedì 11 giugno 2012

Hardcore punk night 8/06/2012 - Andy Fag and the real Men, La Crisi, Ultimo giro, The Radsters

Premesso che le mie apparecchiature si sono spente a metà serata e non ho potuto filmare i La Crisi, ( che peccato... ) è stata una serata al limite del commovente. Stavano tutti veramente a rota di Hc e punk, Manco fosse scesa una madonna. Ultimo giro, Andy Fag & the real men, La Crisi e i The Radsters hanno sbancato il botteghino, o quasi. Ribadisco: avrei tanto ripreso i La Crisi, quanto tutte le altre band esibitesi, nella serata firmata dalla (sia benedetta) 'Nice guys are gay' booking agency. Qui di seguito alcune foto e il FILMATO con alcuni spezzoni della PERFORMANCE di ANDY FAG AND THE REAL MEN.
Andy Fag & The Real Men
Andy, dopo il suo ultimo live nell'agosto del 2011, si è trasferito a Berlino. Ad oggi ha il tatuaggio di un teschio giallo con ghigno che gli ricopre la pancia. Al grido di "belli grassi e sudati" ha spronato all'orgoglio "maschio" gli uomini e al pogo le donne che, tra i growl, hanno lanciato qualche urletto, neanche fosse il concerto di una popstar. Lo vediamo qui in uno dei suoi cambi d'abito. Precisiamo che nella serata ha indossato 4 mìse diverse: una maglietta dei "La Crisi", una t-shirt con sopra un gilèt, una sella a torso nudo, e una canottiera verde abbinata a delle sneaker menta. Se questo non è essere fanatici, i radical chic sono razza estinta. Attenzione, il bambino dentro quella pancia alcolica sta scalciando sempre più prepotente!



 Fabiana, MUA e Kei, impegnate in un serratissimo processo su come mettersi in posa per la foto.

 Andy & Co.
 Flora
 Il bagno è forse lo spazio meglio allestito di tutto il first floor, per il resto sembra l'arenile 2. Kitsch, ma ha conquistato un posto nel cuore di qualcuno per aver ospitato anche solo una serata così intensa. i divani e le verniciature nere hanno vinto.



Andy Fag and the Real Men live at First Floor, 8 june 2012 - Pomigliano (na)
ANDY FAG & THE REAL MEN @ First Floor - Pomigliano (Na) from Placido Buongiovanni on Vimeo.