Pagine

sabato 4 giugno 2011

Sedute spiritiche con CHARLES BOUDELAIRE & ASCANIO CELESTINI @ UN'ALTRA GALASSIA - NAPOLI SOTTERRANEA

Ascanio Celestini, attore e autore,autografa il suo libro
di fronte il monastero di San Gregorio Armeno
Di dominio cittadino e senza alcuno patrocinio. Un gruppo di giornalisti e scrittori al pro di muovere la letteratura a Napoli ha organizzato una festa dei libri e dei lettori tra il 3 e il 5 di questo mese. Peccato che lo abbia saputo solo ieri! Ero per il centro e sono venuto per caso alla conoscenza di questa bella iniziativa promossa da "Napoli Sotterranea", ho trovato Ascanio Celestini sotto la basilica di San Domenico Maggiore che recitava gratuitamente dei pezzi dal suo ultimo libro. Sminuirli sarebbe chiamarli solo pezzi. Il suo grande talento è di smuovere le coscienze contro il nemico della perdita dei valori della dignità, della libertà, come solo un altro grande Dario Fò ha saputo fare. Sà farci ridere e sà anche farci indignare e poi ancora arrabbiare di fronte la politica storpia di "Tony Mafioso", suo ingegnoso personaggio. Alla fine dei suoi racconti ambientati nel  "piccolo paese" si può provare solo un grande senso di riscatto, fomentato anche dal fatto che a sentirli c'erano solo poco meno di 80 persone.
Interessanti le sedute spiritiche di evocazione degli autori Charles Boudelaire e del canadese Mordecai Richler della sera del 4 giugno alle 21 e alle 22 e 30 in cui i medium Giuseppe Montesano e Matteo Codignola li avrebbero rispettivamente evocati. Dico li avrebbero perchè non credo a queste cose e perchè personaggi troppo stimabili per prestarsi a certe sciocchezze: dev'essere stato sicuramente un modo divertente per prendere ciascuno le parti del morto di fronte una platea di massimo 50 fanatici.
LorenzoBuongiovanni

martedì 31 maggio 2011

FONOTECA intervista al fondatore

Partire da una vetrina vuota e buia, per poi arrivare a uno stanzone luminoso e addobbato, pieno di oggettuncoli di rara bellezza e dove scorgere anche qualcosa a buon mercato deve nascondere (se non sembrare) un grande percorso. Io nel '91 non ero ancora nato ma posso immaginare come fosse: un negozio di dischi con una clientela più o meno fidata e sempre più nuove facce conosciute a entrare e scrutare le scaffalature. Poi che per il costo dell'affitto si sia fatto il vuoto nelle tasche e si sia presa tutta quella mole di dischi introvabile su per via scarlatti fino a via Morghen, magari passando per Cimarosa per evitare il flusso di Vanvitelli. Una volta abituati al posto, il negozio ha attratto un gruppo di clienti assidui che hanno preso ad occupare il fronte del locale e i proprietari, compassionevoli e gentili, hanno ben pensato di confluire quel nomadismo all'interno arrangiando una caffetteria. Non l'avessero mai fatto, da quel giorno fonoteca è uno dei negozi più 'inn' del vomeretto. Un'atmosfera lounge pervade l'aria e l'arredamento, mentre i divanetti stracolmi di gente hanno piccolissime macchioline di caffè, servito nella saletta a fianco. Nonostante l'età non ha ancora perso lo charme e la funzione di negozietto di compra-vendita di dischi e ora che è spesso aperto la notte con i dj set, continua a farlo anche con la luna. Anche se io lo preferisco d'estate, quando sono tutti in vacanza e posso dare gli appuntamenti lì o addormentarmi sulle poltroncine monocromo, che non posso proprio criticare.
LorenzoBuongiovanni

Fonoteca in via Morghen
INTERVISTA COL FONDATORE
Il contattto diretto con la clientela c'è, peccato per l'allaccio al web...

Per questo abbiamo una motivazione ben precisa perchè questo è un luogo fisico, non virtuale, anche se oggi è fondamentale comunicare tramite il web e anche se in parte lo facciamo a seconda del genio e della voglia del momento, però fondamentalmente fonoteca è un luogo che esiste dal 1991 e diciamo tutti i napoletani e anche tantissima gente che viene dal mondo, gradiscono il fatto di venire qua e di trovare appunto un contatto umano e fisico con tutto ciò che trattiamo. E l'aver fatto un bar all'interno è stata una scelta maturata negli anni perchè appunto noi prima siamo stati a via scarlatti fino al 96 e avevamo preso il locale proprio per fare questa cosa qua.

Quindi l'idea era questa dall'inizio o il negozio ha preso vita da sè?

Il negozio di musica è nato nel 91 prima era un noleggio di compact disc, poi con il primo governo berlusconi nel 94 che ha vietato il noleggio completamente, si è trasformato in un negozio di compra-vendita sia cd che vinile. Poi siamo andati via da scarlatti e abbiamo cercato un posto più grande proprio per pensare di fare altre attività, facevamo infatti esposizioni di foto, quadri, senza avere il bar. poi quando abbiamo capito che chiamavamo il bar affianco almeno una trentina di volte al giorno, abbiamo detto: vabhè facciamolo qua il bar, anche se già prima del 2004 (20 Novembre) era un luogo di aggregazione che tra l'altro si auto alimentava, perché sinceramente le persone che entravano erano gli stessi musicisti di cui vendevamo i dischi e questo è stato anche un richiamo verso tutta la gente di Napoli che si interessa di musica in maniera più attenta.

fonoteca interno
Le mostre e gli eventi che organizzate hanno tutti un "perché" comune alla base oppure...

L'idea è di dare uno spazio a tutti quelli che non ce l'hanno. Musica indipendente, artisti che vogliono comunicare in maniera libera, senza vincoli la propria arte, o che sia un artista noto o meno noto, l'importante è che vengano con lo stesso spirito di arrivare alla gente in maniera libera e incondizionata.

Come si chiama la mente alla radice di fonoteca... Hai un nome?

Sono io, ma a me non piace uscire, fare il protagonista. Non per niente ma per reazione a quello che fonoteca era stata prima... oggi fonoteca è un luogo comune, come può esserlo una libreria o una macelleria ed è di libero accesso a tutti quanti, non c'è nessun biglietto di ingresso, solo un luogo aperto. Una definizione bellissima fatta da un giornalista giapponese che ha definito con un italiano un po' strano, questo come uno dei pochi presidi sociali presenti in città. Una cosa molto bella però è difficile lavorare e andare avanti. Ma nonostante tutto riusciamo ancora a stare in piedi, e mi sto grattando mentre lo dico, e fonoteca dal '91 va avanti e andrà ancora avanti per tanto tempo.

Grazie Roberto buonappetito!

Grazie a te


A PRESTO CON LE FOTO INTERNE DEL LOCALE

giovedì 26 maggio 2011

FENOMENI MEDIATICI DI ANARCHICA INDIPENDENZA: CinicoTv

Gli schetch geniali di Cinico Tv. Qui il dialogo surreale con l'uccello di uno stupratore.


In rari e unici casi si riesce a superare le aspettative di una fascia di (tele)spettatori delusa ma speranzosa, critica ed esigente. Nel 1992 nasceva su rai tre una inspiegabilmente nuova forma di comicità sotto il nome di "cinicotv" di cui ora internet è stracolmo dei suoi schetch, quasi più delle apparizioni di Mina. Il format di alcuni brani a serata si spostò dal trash di Blob della televisione nazionale, passando ad "Avanzi" e La7, per poi spegnersi nel '96, con alta probabilità per i suoi temi forti e il cinismo sulla visione di un mondo squallido, di soli personaggi maschili, che "meglio" interpretano un disagio sociale ed emozionale. Nello scenario in bianco e nero di una Sicilia povera, metaspaziale e metatemporale che è impossibile non associare alla contemporaneità, all'epoca gli anni 90, Daniele Ciprì e Franco Maresco sperimentano i loro personaggi ignoranti, incompresi, dalla arguta furbizia e innocente rassegnazione, tra cui i ridicoli fratelli Franco e Rosolino Abbate, il triste e afono Marcello Miranda, lo sconclusionato Giuseppe Filangeri, l'incomprensibile semi-afasico Fortunato Cirrincione e Natale Lauria, gli ultimi due dei quali interpreti ormai morti. Una voce narrante da una misteriosa regia dialoga con i protagonisti sulla scena in una fotografia statica, che squadra i personaggi, provocando gli spettatori, incuriositi, stimolati da una forma di comunicazione che sfocia nell'arte cinematografica. Oltre lo schetch che ho postato, consiglio di vedere anche "Signò Belluscone", strappalacrime, di cui qui il link youtube.
LorenzoBuongiovanni

mercoledì 25 maggio 2011

WALLPAPER "End of transmissions"

Wallpaper ITALIANPUNK
"End of transmissions"
25/03/2011
by Televisionbreaker
click on the image to get it.

mercoledì 23 marzo 2011

BLOW UP. Rock e altre contaminazioni

BLOW UP
Marzo 2011
(clicca per visualizzare interamente)
Mi hanno mandato a comprare il giornale dicendomi: "compra una rivista delle tue". Non saprei dire se fosse una premonizione o un caso, ma sta di fatto che nel cercare una rivista "delle mie", nella vetrina semivuota dell'edicola trovo "BLOW UP". Maremma! Sul momento i sei euro mi sono sembrati membro di un'equazione impossibile, ma il fiuto mi ha detto di rischiare, che non me ne sarei pentito, che non sarebbe stata la solita spazzatura iperpoliticizzata e disfattista. Niente di tutto ciò: l'equazione era un'identita. Niente incognite.

BLOW UP trae il suo nome da un film cult del '66. Nasce come fanzine nel '95 grazie al parto mentale di un 35enne italiano di nome Stefano Isidoro Bianchi, con le idee chiare. la rivista si evolve e bla bla bla fino ad oggi, vincendo anche il premio "Lo Straniero" nel 2010. Ideale: "rock e altre contaminazioni" e intendiamo: musica, letteratura, arte, cinema. Politica? Solo quando strettamente necessario. Illuminista perchè dentro e in copertina troviamo sempre artisti inattesi e quanto più significativi.  Nell'intervista lampo a XL [Link!] Stefano dice: "Se un esordiente ci piace gli dedichiamo immediatamente la copertina (nel 2008 è successo con Le Luci della Centrale Elettrica e Dargen D'Amico), così come possiamo farlo se il gruppo è già minimamente (Baustelle) o largamente popolare (Franco Battiato, Vinicio Capossela)."

Se "Rolling Stones" non vi accontenta, dovreste pensare di leggere BLOW UP, che la Bibbia, quella del rock, la farà sembrare un'eresia.
LorenzoBuongiovanni

domenica 20 marzo 2011

EMPORIO ARMANI 2011

Il mondo dell'alta moda sta subendo una grave crisi, lo sappiamo, ma quanto può cambiare e adattarsi questo mondo ovattato che a modo suo ci narra il cambiamento della società?
Giorgio Armani, il signore della moda. Questa sua collezione primavera-estate 2011 ha dato una bella scossa, trasgredendo e osando. Sfogliando il book della nuova collezione uomo ho subito notato una forte influenza dal pazzo mondo della Gaga. I berretti aerodinamici, quelli militari e gli stivali neri non mi hanno tratto in inganno: alla fine dela sfilata, occupa la passerella un total-look dedicato a Lady Gaga, che ha rubato con una proiezione qualche minuto abbondante della sfilata. Questa scelta spiazzante del signore della moda e questo suo ( pur sempre leggero ) rinnovamento, mi ha dato una matassa di filo da torcere. Questa presenza nella collezione è passeggera? O la casa di moda è destinata a mutare nel nome del cambiamento? Forse è solo un modo per dire che Gaga, comunque sia, ha influenzato quest'anno, e non è suo compito predire se continuerà a farlo. Per la prossima collezione speriamo solo di vederlo innovare un'altra volta in prima persona.
LorenzoBuongiovanni

Emporio Armani spring-summer 2011
Emporio Armani for GaGa

IDIOCRAZIA #°4... l'ultimo, forse

Ieri sono state attaccate le forze armate Libiche dagli Stati Uniti d'America e innumerevoli altri paesi hanno dato la disponibilità ad attaccare, in fede di inviare aiuti alla popolazione in Libia, che soffre gli attacchi repressivi del governo. Oggi è il 20 marzo e qui a Napoli si respira tensione e angoscia per dei possibili attacchi di ritorsione del leader libico Gheddafi. ma perchè proprio a Napoli? Ebbene, Il nostro primo ministro Silvio Berlusconi, ha dato la disponibilità alla comunità delle Nazioni Unite della base NATO di Napoli, proponendola come base logistica per le operazioni militari di "aiuto" alla Libia. Ora, questa decisione ha decisamente allarmato i partenopei, che si stanno fregando di paura! Silvio Berlusconi rassicura: "La Libia non ha armi con una gittata sufficiente a raggiungere il suolo italiano." ma se l'Italia, per la Libia, rappresenta l'obiettivo più vicino, cosa dovrebbe colpire allora con quei missili?
Raccogliendo le dichiarazioni del raìs Muammar Gheddafi:"La Libia sarà il vostro inferno, colpiremo obiettivi militari e civili, l'Italia ha tradito"
Non abbiamo dubbi su chi abbia tradito la fiducia di chi. Oltre quella di Gheddafi, quella dei napoletani col sentore di chi sta per essere fatto fuori, nel nome di una nazione che ci rimette la faccia. Che sia l'ultima invenzione per risolvere l'emergenza rifiuti?

venerdì 18 febbraio 2011

IDIOCRAZIA #°3 Il Segreto, The Secret.

La custodia del DVD recita:"il segreto ha viaggiato attraverso i secoli... per raggiungerti." 'E perseguitarti!', aggiungerei io. Ma partiamo dal presupposto che siamo tutti curiosi al riguardo. A quanto pare questo Segreto è una soluzione applicabile ad ogni campo della vita, per ottenere ciò che desideriamo, nessun limite. E il DVD ed il libro "The Secret - Il segreto" si prestano alla spiegazione del suo utilizzo. Fermi! Non fiondatevi su questo infecondo spreco di danaro!

Dunque: "Il Segreto" non è nient'altro che una filosofia morale, sfociata in un credo infelice. Questa "filosofia" ruota attorno al presupposto della legge di attrazione, secondo cui, ciò che più desideriamo, temiamo o pensiamo intensamente, appare nella nostra vita, inevitabilmente.
Faccio un esempio banale: Una persona è intollerante verso le persone disabili: come risponde l'universo? Questa persona avrà un figlio disabile. - D: -
Presa coscienza di questa legge, non resta che agire di conseguenza. Ma il tutto si perde nell'ennesima guida all'autoaiuto. Come denuncia la maestra Caprapal, nell'episodio dei Simpson in cui perde il lavoro a causa di Bart, ed è incitata ad usare "The Answer - la risposta": una chiara parodia.
Ecco che la guida ci fornisce utili consigli, ma portandoci inconsciamente a sostituire la fiducia nell'effetto delle nostre azioni con la fede nella risposta da parte dell'universo, che è un po' la stessa cosa, ma ci fa pensare ai nostri sforzi come secondari a questa (la legge di attrazione). Così assumiamo un atteggiamento passivo rispetto al mondo. E per arrivare a questa conclusione non c'è bisogno di essere una cima, ma neanche così suggestionabili da credere a questa "Vanna Marchi".
Se volete aiutarvi andate da uno psicologo! E aumentate la vostra autostima senza ricorrere al "genio della lampada".
Ironia della sorte: "il genio della lampada" è proprio la metafora con cui "The Secret" spiega il Dio-universo che attrarrebbe a noi ciò che vogliamo...
LorenzoBuongiovanni


Rhonda Byrne
The Secret - il segreto di Rhonda Byrne.
2006 MACRO EDIZIONI.

mercoledì 2 febbraio 2011

Breve Guida alle Fiere Domestiche

La scoperta più sofferta della mia esistenza è senza dubbio quella di non essere solo nei momenti di più totale isolamento. No, non mi riferisco alla vicinanza sentimentale col partner o con gli amici, bensì ad anticamere sociali inesplorate, che il vostro cervello fondato sull'irrealtà non apre da decenni. Mi riferisco a quegli esseri viventi con cui l'uomo va a spasso quotidianamente o che è costretto a scacciare mentre mangia una bistecca ( che è pur sempre un animale). Dal momento che di cani e gatti, il web ne è pieno e non vorrei dire qualcosa in contrario dato il grande "amor populi", salterò ogni preambolo antirazzista premettendo che ogni animale è uguale in dignità e diritti.
Ebbene sì, il vostro cane e il ragno che si cala lentamente sulla vostra testa sono uguali in dignità, forse un po' diversi in taglia e intelligenza, ma comunque ugualmente rispettosi nei vostri riguardi. Un cane scaccia gli estranei un ragno cattura le zanzare per voi.
Vi verrebbe mai in mente di schiacciare il vostro cane, magari con uno scacciamosche? Eppure c'è qualcosa che vi frena dal farlo. Al contrario, di un ragno o una mosca non dovreste aver problemi a sbarazzarvi del cadavere. Se beccate un ragno mosca australiano sono ca**i amari. Ma tranquilli, stanno solo in australia. Ma ecco la parte interessante: mentre leggevo un libro da poco sfoderato, mi fugge addosso uno sfavillante pesciolino d'argento che con tanta grazia inizia a danzarmi attorno al braccio, avvicinandosi sempre più minacciosamente al busto, per le ascelle. Pensate, tanto era l'imbarazzo che il desiderio di finirlo fece crescere in me un furioso istinto insetticida, che mai avrei provato con Maurice, mio ragno domestico, morto dopo una lunga vita sedentaria.
Numerose altre apparizioni hanno subito sostituito la sua antica presenza.
Dopo le tarme del cibo che tutti noi gia conosciamo, sono apparsi, su un anonimo arbusto del terrazzo che dà sulla cucina, dei tondi insettini gialli con quattro zampe e dai movimenti piuttosto frenetici. A un'analisi più accorta del mese successivo sono apparsi numerosi altri coloni. Alcuni con ali lunghe più del corpo, che hanno reso l'arbusto molto simile a una pista d'atterraggio e che, forse per i gas di scarico, hanno donato un aspetto tristemente bianco alla piantina, di cui ancora ignoro l'origine. Ho fatto le mie ricerche e ho scoperto che i nuovi abitanti sono dei docili parassiti da giardino chiamati afidi gialli. Hanno 3-4 generazioni all'anno, si stabiliscono facilmente sulle piante vicine e possono volare fino a 14 km lontano dal nido; le formiche entrano in simbiosi e diventano delle allevatrici vere e proprie, poichè il liquido che secernono questi gialli esserini è una grande riserva di cibo per le nere amiche. Ma non temete! Ho una rapida soluzione a tutto questo: mi fornirò presto di una colonia di vespe perché sterminino quelle creature...
...o al massimo chiamerò uno specialista.
LorenzoBuongiovanni
gli afidi gialli

lunedì 24 gennaio 2011

IDIOCRAZIA #°2 Plagio e anti-premi

Una pessima forma di idiozia, il plagio. La malamusica all’ennesima potenza, un virus a contagio esponenziale. L’immanenza dell’imitazione” nel cervello umano gioca brutti scherzi. soprattutti quando si tratta di frasi, parole e musica. “L’ho già sentita...” quante volte l’abbiamo sentito dire, e quante volte abbiamo visto cadere gli altarini dei nostri amati miti! faccio giusto due esempi italiani.
Vi invito a non ascoltarli neanche, questi benedetti brani copia. Paolo Meneguzzi “imprevedibile” brano sosia di “womanizer” della Spears, Gigi D’alessio... OK! OK! direte voi: “da loro c’era da aspettarselo!” e vi dico io: “stiamo appunto parlando di idiozia, ergo, di idioti.” se volete vedere questi due artisti presi in pieno dal“Le Iene” andate sul webcasting di italia1 o, meglio, sul tutùbo. MA ADESSO PASSIAMO IL CONFINE. Eccovi due più gravi eresie musicali: Lady sovereign in “so human”, sta canticchiando il pezzo sullo xilofono di “Close to me”, nell’album “the Head On The DOOR” degli intoccabili the Cure! di cui, a quanto pare, è un remake...
Dal canto suo Kelly Rowland, nella sua hit “When love takes over”, con quell’ossessionante piano, si rifà ai suoi amatissimi The verve, e precisamente allo stesso dolcissimo motivo coi violini di “Bittersweet sinphony”, contenuto in “Urban Hymns”. Ma voltiamo pagina: ne approfitto per dire che Robert Smith è stato decorato ultimamente col titolo di “Genius” dalla nmtv. insomma, pur di eliminare ogni traccia di umiltà, le provano tutte, con i miti che ci restano vivi [x°°°D]. Prima era Mick Jagger col titolo di duca o duchino, non ricordo... e poi Bon Jovi col premio “world icon” degli EMAwards di Mtv. Io l’avrei lanciato verso lo schermo dove proiettavano la premiazione di Justin Bieber come Best male del 2010. Gesù, torna tra noi.
LorenzoBuongiovanni

giovedì 13 gennaio 2011

New wave rock mi mette malinconia

Negli ultimi tempi mio padre si fa sempre più malinconico. All'inizio la cosa non mi ha sorpreso, ma poi sono diventato curioso e un po' all'improvviso mi ha iniziato a parlare di musica e della sua collezione di LP. Mi ha sorpreso che me ne abbia parlato solo adesso, doveva esserne molto geloso. Così ho iniziato a scavare e ho trovato una caterba di cose interessanti. Mi metto vicino al giradisci. Tiro vicino il portatile e non mi muovo fino a quando non assorbo tutta la conoscenza imprigionata dentro quei vinili. Scavo e trovo "ENO another green world", lo cerco su internet, risulta "proto punk, new wave rock". Esisterà un blog sul tema... google.it: cerca:"Italia New wave". "ITALIAundNEWWAVE", un bellissimo blog, pieno di reliquie introvabili, cose mai viste, lette e soprattutto ascoltate. 26 post in tutto, li leggo tutti. Davvero un bellissimo blog. l'ultimo post risale all'8 dicembre. Numero dei followers: 13... alchè irrompe una tristezza depressiva simil-alcohol... solo 13 followers...
Il giradischi sempre acceso passa i Dire Straits, i Velvet Underground, i Tears For Fears, a ruota, e non riuscivo a realizzare di non sapere neanche che mio padre ascoltasse musica. Mi sembra quel film, "Due amiche esplosive" dove una delle quali nega il suo passato di groupie. Al pensiero, non oserò più chiedere cosa faceva da giovane, mio padre. Ma sto divagando, anche perchè sono le 4 del mattino e a scuola a stento starò chino sul banco. Eppure ne è valsa la pena. Vi lascio i due risultati migliori della ricerca:

ITALIA und NEW WEAVE i miei complimenti a Rifiuto Urbano.

Onda Rock :: Storia del Rock - New Wave qua trovate la storia integrale del new wave. ma anche quella del glam, del metal, del prog, ecc. tempo di lettura: 45min.

LorenzoBuongiovanni

martedì 4 gennaio 2011

"La vecchia comicità" è morta da facebook. Dalle l'ultimo saluto!

Lo so che può essere noioso non parlare di svago o cazzate, ma spesso si può fare ironia sulle cose più terribili e tristi. Si può pur sempre ridere di chi crediamo stia messo peggio di noi! Non mi riferisco a quelli del terzo mondo ( poveracci dei paesi ormai declassati al titolaccio di " in via di sviluppo"... HAHAHA!)
ma alla comicità di Albanese, o se per voi è troppo, a quella che vi capita sui social network, lì trovate i messaggi urlanti della parte più degradata della società umana internauta: gente che vorrebbe fottere ma trova solo strafottenti, vecchi pervertiti della peggior specie che beccano a culo fan di Freddy Mercury e in ultima analisi, parenti invadenti e amici spioni.
Ma lo humor che impazza oggi su Facebook è l'ironia cinica, o per usare un termine dei nostri giorni, "passivo aggressiva". Da checca isterica nello specifico o più generalmente, per capirci, quella gente infelice che conosce la nozione di orgoglio solo come scusa per tirarsi sù le braghe e farsi forte dietro insulti copiati dai telefilm e alle spalle di gente che là fuori dimostra anche troppo rispetto. Ma stiamo entrando in angoli della mente che sanno d'odio e rancore...
E questo per sputare un'ultima sentenza su dove è andata a fottersi la testa di chi passa le ore rintanato in casa: mi sono sentito dire che "è bello essere cinici" o peggio ancora che "c'è gusto nell'esserlo". Forse chi non lo è dentro, non riesce proprio a capire che sia una vera condanna.
Eccovi invece spezzoni della cinicità (tanto per coniare qualcosa da "cinismo" e "comicità") più spiazzante, trovata su facebook grazie all'indispensabile aiuto di Medea. Grazie Medea!
LorenzoBuongiovanni

·Napoli, agente spara durante rapina: in coma un bandito minorenne - Repubblica.it
·Ci sono ottime probabilità che non sopravviva, speriamo che non ci siano intoppi o colpi di scena. Buona decomposizione, salutaci i vermi.
dalla pagina facebook "Cinismo, insensibilità, humour nero e altre cose che si mangiano"

·Il figlio di Sakineh: "È colpevole, ma non uccidetela". A casa è pieno di piatti da lavare.
(Spinoza.it)

·Petardi contro la Lega: già nel 2006 ignoti diedero fuoco allo zerbino di Bossi. Ma Calderoli non riportò ustioni serie.
(Spinoza.it)

La mia umanità non consiste nel partecipare ai sentimenti degli uomini, ma nella capacità di sopportare questa partecipazione.
(Friedrich Nietzsche, Ecce Homo, 1888)

e per finire in bellezza...

Talvolta si vorrebbe essere cannibali non tanto per il piacere di divorare tale o talaltro, quanto per quello di vomitarlo.
(Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973)